Riserva Siro-Negri

Rilievo aereo sulla Riserva Naturale Statale Bosco Siro Negri

La riserva naturale Bosco Siro Negri è un'area naturale protetta della regione Lombardia istituita nel 1973. Occupa una superficie di circa 34 ha nella provincia di Pavia all'interno del Parco Regionale Valle del Ticino. Il Bosco è gestito dall'Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri. L’area è situata tra le città di Pavia e Garlasco, circa 30 km a sud-ovest di Milano all’interno del Parco del Ticino.

Tema di riferimento

Gestione delle aree protette

Il contesto

Si tratta di un complesso boscato sulla sponda destra del fiume Ticino, in una zona caratterizzata dalla presenza di canali. È una riserva naturale integrale di interesse scientifico il cui l’accesso è consentito solamente per ragioni di studio, per compiti amministrativi o di vigilanza. Essendo stata lasciata alla sua libera evoluzione, è uno dei pochi lembi rimasti in Pianura Padana di quelle foreste che, in passato, ne caratterizzavano il territorio prima dell’arrivo dei Romani, pertanto rappresenta un ambiente di elevato interesse forestale e naturalistico. Fu lasciata in eredità al Comune di Pavia nel 1968 da Giuseppe Negri, un grande appassionato di natura.

UniSky ha effettuato una campagna di monitoraggio da piattaforma aerea con l’obiettivo di acquisire immagini multispettrali nelle diverse stagioni.

Gli obiettivi

Le attività principali del progetto sono:

  • l’acquisizione di immagini RGB in colori reali a 20 cm di risoluzione 
  • l’acquisizione di immagini multispettrali (bande del verde, rosso e infrarosso corrette in radianza al sensore) a 30 cm di risoluzione
  • l’acquisizione di immagini nell’infrarosso termico (corrette in temperatura) a 1.5 m di risoluzione
  • la restituzione di ortofoto delle immagini RGB, multispettrali e termiche
  • la restituzione di mappe di vista angolare del dato multispettrale (off nadir e azimutale)

 

Le altre attività complementari riguardanti il progetto sono state:

  • caratterizzazione e classificazione degli habitat con integrazione di dati a terra
  • un’analisi di change detection con dati storici
  • il calcolo di indici di biodiversità
  • il confronto in serie storica con fotogrammi aerei del passato (volo gai 1954, voli della Regione Lombardia del '81, '83, '94, 2003, e 2007)
  • il calcolo di indici di vegetazione quali l’NDVI (Normalized Difference Vegetation Index).

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